Questa è l’ultima puntata del nostro sguardo in corso sulla prossima rivoluzione 5G. Vedremo in che modo la nostra mancanza di privacy online è iniziata nei primi giorni di Google e in che modo viene utilizzata per manipolarci con la promessa della personalizzazione attraverso la raccolta di dati comportamentali. Ognuno di noi ottiene un’esperienza Internet unica attraverso la ricerca e i social media, progettati per scioccare come con una versione distorta della realtà basata sui nostri pregiudizi per tenerci arrabbiati e coinvolgenti con le pubblicità. Il risultato sta lacerando la democrazia a parte con l’indignazione online. Ma non tutto è perduto, con un anno di elezioni in arrivo, vediamo già lo slancio dietro le significative norme sulla privacy online che potrebbero stroncare questo problema sul nascere, prima che le tecnologie 5G dell’Internet of Things portino l’inesorabile spionaggio online verso il mondo esterno.