Hafez Modirzadeh: Sfaccettature

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La terza pubblicazione di Pi del sassofonista/compositore/teorico Hafez Modirzadeh è una serie sconcertante e abbagliante di meditazioni su forme musicali e tradizioni culturali, con Modirzadeh che arruola i pianisti Kris Davis, Craig Taborn e Tyshawn Sorey (ben noto come percussionista) mentre integra Temperamento equabile occidentale con variazioni su accordature e toni persiani. Suonando un pianoforte su cui le altezze sono state abbassate su otto tasti nel registro sopra il Do centrale, ogni pianista esplora il territorio in cui le note che suonano “giuste” e “sbagliate” alle orecchie eurocentriche si sfregano l’una contro l’altra e alla fine si fondono in un nuovo, stranamente bellissimo sistema. Modirzadeh, che ha studiato l’armonizzazione del Makam in Turchia, il flamenco in Andalusia e il Gnawa in Marocco, suona il suo tenore microfonato da vicino, amplificando il respiro e il tocco dei pad, e arrotondando ulteriormente il tono brillante. Lo strumento può suonare come il flauto di un incantatore di serpenti, un cantante Qawwali o Ben Webster che si trasforma in Albert Ayler. Seguire queste 18 tracce di composizioni di Modirzadeh, improvvisazioni libere e trattamenti di “Ask Me Now” e “Pannonica” di Thelonious Monk e “Goldberg Variation No. 25” di Bach è come vagare lentamente attraverso i corridoi degli specchi deformanti del luna park. Potresti uscire disorientato, affascinato e illuminato. 

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