Spiritual Cycle, il secondo album della band svizzera Ilja, è un vicolo oscuro di un album jazz. Guidata dal chitarrista Dimitri Howald, questa band è quasi meta, almeno nello stesso modo in cui lo erano i Lounge Lizards. Sai, prima del meta in generale e molto prima che John Lurie avesse uno show televisivo di successo. Questo è il jazz che viene spesso descritto come nervoso, o addirittura sinistro in una sorta di film noir, ma in verità Dimitri Howald nasconde un segreto sulla sua cosiddetta chitarra jazz. Potrebbe non essere jazz in sé, ma esiste uno strano canale tra lui e il resto di questo quintetto. Prova a sistemare Spiritual Cycle dopo il primo paio di canzoni. Avanti, dovrebbe essere facile considerando che ci sono solo sei composizioni nell’intero album. Non sarai in grado di farlo, ed è qui che Dimitri Howald e Ilja, che include il sax tenore Michael Gilsenan, il pianista Tom Millar, il bassista Jeremie Kruttli e il batterista Tobias Schmid, lancia il primo di una serie di curve musicali all’ascoltatore. Howald non ha paura di uscire da quel vicolo buio ed entrare nello studio dove ha un sacco di trucchi […]