Se il Brown Book di Denise Mangiardi risulta molto più ambizioso della pubblicazione media di un cantante jazz, è perché Mangiardi è molto più di un semplice cantante. È compositore, arrangiatore e musicista, e lo fa da molti anni – Brown Book, infatti, è il suo settimo album. Invece di usare un piccolo ensemble jazz o anche una grande band, Denise Mangiardi impiega la Norwegian National Symphony Orchestra che, come la Calabria Foti, ti riporta agli anni ’50 e ’60, quando persone come Nelson Riddle ed Henry Mancini erano le rock star di il loro giorno. Ultimamente ho ascoltato alcuni jazzisti che provano a fare tutto, proprio come Denise Mangiardi. Potrebbero avere una voce meravigliosa, classicamente jazz in tutti i modi giusti, e potrebbero persino suonare uno strumento come un virtuoso. (Mangiardi suona il piano e la chitarra, ma su Brown Book delega questi doveri rispettivamente a Mark Soskin e Brian Seeger.) Gli arrangiamenti potrebbero essere di prim’ordine e le melodie potrebbero essere memorabili, ma mancano sempre quando si tratta di una cosa – Testi. Molte volte ricordo di aver tirato fuori dal lettore un CD jazz contemporaneo perché non potevo credere […]
Il post Denise Mangiardi, Brown Book | The Vinyl Anachronist è apparso per primo su Part-Time Audiophile .