Brian Landrus, per ora | The Vinyl Anachronist

Audiophile part-time

Devi essere un diamine di un musicista jazz per assemblare e dirigere un quartetto che comprende il pianista Fred Hersch, il bassista Drew Gress e il batterista Billy Hart. Ma il musicista di sax / clarinetto / flauto Brian Landrus – questo è il dott. Brian Landrus per te – ha il talento di mettere il suo nome in cima a quella fila nel suo nuovo album, For Now. Landrus è “una voce essenziale per gli strumenti a fiato basso”, una descrizione molto interessante che ho notato nel comunicato stampa, ma solo pochi istanti di For Now e saprai che stai ascoltando uno di quei raduni una volta nella vita in cui quattro maestri i musicisti jazz sono nella stessa stanza allo stesso tempo. Brian Landrus e il suo equipaggio mi ricordano un po ‘di Somethin’ Else di Cannonball Adderley, quando quel sax contralto riuscì a far entrare in studio Miles Davis, Hank Jones, Sam Jones e Art Blakey. Oppure potresti guardare l’esempio ovvio, Kind of Blue, in cui Davis chiamò Adderley, John Coltrane, Bill Evans, Paul Chambers e Jimmy Cobb per rendere quella che è probabilmente la più grande registrazione jazz di tutti i tempi. Sembra una stupida esagerazione, che sto confrontando per ora con due album leggendari. Ma For Now cattura […]

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