Praticamente per tutti sul pianeta, lo scorso anno solare ha portato una serie di sfide e dolori; 10/10 non lo consiglierei. Evviva il 2021, con la sua promessa di salute, abbracci reali invece che virtuali, e un ritorno alla normalità. Quando ripenso al nostro annus horribilis collettivo (latino per fuoco di cassonetti), considero l’arrivo di un paio di altoparlanti Tekton Moab nella mia sala d’ascolto un gradito raggio di luce. Come molti audiofili costretti a casa dalla pandemia, ho trovato molto significato e conforto nella musica in questi ultimi nove mesi. Con la mia attività di fotografia in bilico, improvvisamente ci fu occasione di scavare in un paio di migliaia di tracce straordinarie, vecchie e nuove. Quasi non mi sono perso le circa due dozzine di concerti a cui avrei partecipato in un anno normale. Penso che sia in parte perché, beh, se qualche altoparlante stereo che abbia mai sentito suonare proprio come la musica dal vivo, sono i Moabs.